

Icaros - I canti magici dell'Amazzonia
L’articolo nella edizione originale inglese è stato pubblicato sulla rivista di sciamanesimo “Sacred Hoop” (disponibile on line su www.sacredhoop.org in formato pdf).
29/09/2010
Traduzione italiana e fotografie: Luciano Silva e Francesco Sammarco
“Sto volando nell’aria,
sto volando per te,
sto volando trasportato da una musica felice,
da una musica esilarante”
Don Mariano
(Shipibo-Conibo shaman)
C’è qualcosa di toccante e di inevitabile nella somiglianza tra le due traduzioni della parola “Icaro” – una designa la tradizione dei canti sciamanici in Perù, e l’altra “Icaro”, l’uomo che volò troppo vicino al sole, protagonista del celebre mito greco. E’ come se ci fosse una connessione tra Icaro, inebriato dal suo volo, in alto nel cielo sulle sue ali di cera, e le magiche canzoni sciamaniche che portano in alto verso il mondo dello spirito. Ma le somiglianze finiscono qui. Gi Icaros (o Ikaros) sono le musiche o canzoni magiche – che possono essere cantate, bisbigliate o fischiate – dagli sciamani in Perù per comunicare con il mondo degli spiriti. La parola deriva probabilmente dal verbo Quechua Ikaray – “soffiare fumo” – una tecnica usata dagli sciamani nelle loro guarigioni. Gli sciamani usano queste melodie per caricare magicamente una persona, una pianta od ogni altra cosa, animata o inanimata, con lo specifico intento e proposito di ottenere o influenzare un certo risultato. Essi rappresentano uno speciale linguaggio inteso ad interagire con il mondo dello spirito compreso, ma non solo, con il mondo degli spiriti delle piante.
LA DIETA SCIAMANICA
Tradizionalmente gli sciamani guaritori della foresta amazzonica peruviana imparano – o meglio ancora – ricevono direttamente dagli spiriti – gli Icaros durante il regime di una dieta. Gli sciamani ricevono le melodie, in sogno o durante una visione – mentre viaggiano nel mondo dello spirito sotto effetto dell’Ayahuasca o durante una dieta a base di piante.
La dieta sciamanica impone isolamento fisico in aree remote della giungla, lontano dalla gente, una rigida astinenza sessuale e proibisce il consumo di certi cibi (maiale, peperoncino, spezie, grassi, carne da animali d’allevamento, sale, zucchero, diverse verdure e frutti), così come di alcool, cibi in scatola, bevande gelate e gasate. Il rigore di questa dieta tradizionale infatti impone solo di potersi nutrire di certi pesci di fiume, riso e una specie di banane verdi (Musa Paradisiaca), bollite o arrosto, tutto senza l’aggiunta di condimenti quali pepe, olio o sale. Il contatto con il mondo dello spirito presuppone dunque il seguire una dieta che, in comune con altre tradizioni esoteriche, spirituali e sciamaniche, prevede anche l’isolamento e l’astinenza da rapporti sessuali.
Durante la dieta lo sciamano (così come l’apprendista sciamano) ingerisce ritualmente differenti bevande preparate con le piante maestre ed alberi maestri sottoforma di tisane, infusi, o decotti ottenuti dalla resina, foglie o parti di steli di piante e alberi, e/o macerati (ottenuti con parti della corteccia o delle radici degli alberi), alternandole con l’ayahuasca. La scelta delle piante maestre nella dieta così come l’interazione tra queste piante con l’ayahuasca (che normalmente viene presa a giorni alterni alle tisane) varia da sciamano a sciamano. Questo perché molti sciamani ricevono le loro istruzioni sul come procedere con la dieta tramite le visioni concesse dagli spiriti delle piante stesse. La dieta è dunque il principale metodo usato dagli sciamani per imparare, avanzare e progredire nella loro conoscenza degli spiriti delle piante e ricevere da queste i loro poteri.
Contrariamente a quanto comunemente si crede – con l’eccezione dell’ayahuasca e di poche altre piante, come ad esempio il Toè – le piante della dieta non hanno intrinsecamente proprietà psicotrope od effetti psicoattivi . Le visioni accadono a causa di una interazione sinergica tra la dieta e le piante che sono naturalmente reciprocamente complementari. Questo è il paradigma nel quale gli sciamani operano ed è molto importante esserne consapevoli per comprendere il processo della dieta e conseguentemente l’origine degli Icaros.
Lo spirito di ciascuna pianta maestra può dispensare, come dono, un Icaro alla persona sottoposta alla dieta sciamanica e questo Icaro diventa lo strumento di connessione tra la pianta stessa e lo sciamano. L’Icaro così ricevuto è quindi il metodo magico col quale lo sciamano può comunicare direttamente con il regno dello spirito e può essere usato per invocare, evocare e chiedere aiuto agli spiriti delle piante stesse. Ecco perché gli sciamani nell’Amazzonia peruviana, durante la guarigione di un paziente, chiamano anzitutto lo spirito alleato della pianta richiamando così il loro potere e chiedendo che la guarigione possa avere luogo. Il numero di Icaros che uno sciamano riceve e conosce dipende dalla durata della sua dieta e dalla varietà di piante maestre con le quali si è dietato . Gli stregoni (chiamati brujos, maleros, shitaneros o hechizeros in Perù) ottengono i loro Icaros in modo similare ma a differenza degli sciamani li utilizzano a scopi negativi, per far male alle persone, causare danni o recare sfortuna, malattia ed anche la morte. Gli Icaros possono anche essere passati da un maestro sciamano ai suoi studenti, e possono essere cantati in differenti dialetti nativi o in varie lingue, così come in spagnolo. Essi possono anche essere trasmessi tra i maestri), come dono, durante le cerimonie d’ayahuasca. Tuttavia, gli Icaros ricevuti direttamente durante la dieta sciamanica e cantati in lingua nativa si pensa che sortiscano un maggiore effetto e potere di quelli cantati in spagnolo od appresi da un maestro. Questo forse perché alcune antiche formule magiche sono state perse durante la traduzione, o forse per l’intrinseco potere che hanno le lingue indigene native.
Ci sono alcuni sciamani che cantano le loro magiche melodie con un misto di differenti dialetti indiani, questo per renderle appositamente meno intelligibili agli altri (come protezione e difesa da stregoni o spiriti maligni). Don Jose’ Coral fu uno di questi sciamani, un Muraya, famoso per la capacità di entrare in trance senza l’aiuto dell’Ayahuasca.
GLI SCIAMANI MAESTRI
Ci sono tre livelli tra gli alti sciamani della foresta Amazzonica Peruviana, i Banco, i Sumiruna e i Muraya. Un Banco è un maestro sciamano che ha dominio sulla giungla e sui reami celesti, è specialista nel fare diagnosi, guarigioni e divinazioni dopo esser entrato in trance, sdraiato a faccia in giù sotto nel suo mosquitero (zanzariera). Un Sumiruna può accedere e dominare tutta la giungla, il cielo e il regno delle acque. Un Muraya invece è uno sciamano che può accedere al regno subacquatico, avere il controllo degli spiriti dell’acqua (yacurunas), delle sirene e dei delfini di fiume. Essi hanno appreso tutto ciò dalle piante acquatiche, dagli alberi e dai rampicanti. Un Muraya è anche maestro della terra (giungla). Tra i Muraya, ci sono gli Allpa Muraya (muraya della terra) che sono specializzati nell’interagire con gli spiriti della terra, gli Huaryra Muraya (muraya dell’aria) hanno il dominio dei fenomeni atmosferici come il tuono, il vento, la pioggia. Questi sono differenti dall’Alto Muraya (muraya del cielo) che hanno il dominio degli spiriti del cielo, delle dimore celesti, dei pianeti e delle costellazioni. A confondere ulteriormente le cose, uno potrebbe anche essere un Banco Muraya. Questi sciamani hanno la conoscenza ed il dominio sulle piante acquatiche ed i loro spiriti così come sugli spiriti della terra. Ai nostri giorni, tuttavia, i termini di Banco e Meraya (il Muraya, in lingua Shipibo) sono usati come sinonimo, almeno tra le comunita’ Shipibo-Conibo.
GLI SCOPI DIFFERENTI DEGLI ICAROS
Gli Icaros hanno differenti scopi. Alcuni sono usati specificatamente per la guarigione o per magie d’amore mentre altri sono usati durante l’apprendistato sciamanico o le iniziazioni (dieta sciamanica). Altri sono usati specificatamente per terminare la dieta sciamanica (icaros por la quebra de dieta), altri per la purificazione spirituale (icaros de purificacion espiritual), per ripulire, benedire e proteggere le persone (el canto de la arkana por la protecion), a chiusura di un trattamento sciamanico (para finalizar un tratamiento), e ci sono anche Icaros per superare l’inebriamento causato dall’Ayahuasca (icaros para superar el senso de mareacion). Gli sciamani dell’Amazzonia Peruviana hanno anche un concetto che chiamano arkana. Questa è una protezione a livello energetico invisibile che può essere data dalle pietre, dai cristalli, angeli, arcobaleni, piante maestre, animali guida alleati come i giaguaro, l’aquila, il condor o altre entità, evocatidagli sciamani per vari scopi, specialmente durante le cerimonie con l’Ayahuasca.
Le arkanas sono usate dagli sciamani stessi, prima di tutto per loro protezione, e poi per la protezione dei partecipanti (apprendisti e pazienti) che prendo parte ad un rituale d’Ayahuasca, con lo scopo di schermarli da potenziali attacchi malevoli da parte di brujos (stregoni), sciamani nemici o spiriti maligni. Le arkanas, come gli Icaros, vengono ricevute durante una dieta sciamanica. Le arkanas son tutte diverse ed ogni cerimonia d’Ayahuasca ha la sua arkana. Un’arkana può essere utilizzata anche a scopi terapeutici attraverso il canto di un Icaro e noi abbiamo avuto la possibilità di registrare una di queste arkanas-icaro durante una sessione di guarigione da parte dello sciamano shipibo Don Adriano. Durante la guarigione, Don Adriano cantò gli icaro per proteggere il paziente, e qui di seguito riportiamo la traduzione in Italiano:
“Ora che abbiamo estratto questo nero spirito da te, posso chiamare gli spiriti benevoli che vengano. Voglio che arrivino come un vortice e che entrino con il loro potere nel tuo corpo. Voglio che questo vortice si elevi al di sopra di te, per essere forte. Finirò così il mio trattamento, ma prima voglio caricare quest’ Arkana con più potere, in modo che altre persone o spiriti maligni non possano portarla via da te. Chiedo agli spiriti delle piante di aiutarmi, invoco gli spiriti, chiamo il mio spirito protettore. Nessuno può più entrare, nessuno spirito maligno può più entrare in questo corpo e che rimanga pulito e puro”.
Ci sono anche Icaros per combattere la depressione, Icaros cantati quando si vuole ricevere potere dal mondo degli spiriti. Gli sciamani talvolta cantano Icaros “autobiografici”, Icaros cantati da alcuni maestri e maestre (sciamani donne) per dichiarare la propria identità e il loro potere come guaritori. Icaros specifici sono cantati durante la preparazione delle misture con le piante (el brebaje). L’infuso può essere a base d’ayahuasca o altre piante maestre come il Remo caspi (aspidosperma excelsum), il Toè (brugmansia suaveolens), il Chullachaki caspi (brysonima christianeae) e molte altre piante usate come parte della dieta sciamanica. In questi casi gli Icaros sono normalmente bisbigliati alla pianta di medicina e sono usati per caricarla con energia positiva e protettiva. Tutte le piante di potere - cosi come gli animali e le cose inanimate come montagne o lagune – si crede posseggano uno spirito (genio) od una madre che richiede massima cura e rispetto. Questo è specialmente vero dell’ayahuasca, che ha uno spirito molto indomito e fiero. Altri Icaros sono usati per annunciare un eccitante viaggio nel mondo dello spirito, quando nuove piante maestre sono scoperte durante l’ inebriamento provocato dall’ Ayahuasca, come questa, cantata dallo sciamano Shipibo Don Leoncio e tradotta qui in Italiano, che canta:
“Nella mia nave anaconda.. sto viaggiando, sto viaggiando con una grande nave… Questa nave è grande come una anaconda. Sto viaggiando con questa barca nel luogo dove conoscerò molte, molte piante.”.
Inoltre, ci sono Icaros per confermare e celebrare un trattamento conclusosi con successo, nel quale lo sciamano dichiara “he logrado” (ho avuto buon esito), ed anche Icaros specifici per invocare lo spirito degli Icaros stessi (il dio degli Icaros). Questo spirito degli Icaro è lo spirito delle piante maestre che premiano gli sciamani con i loro canti.
Gli sciamani Shipibo-Conibo (onanyas) normalmente cantano due o tre Icaros simili in sequenza quando vedono che il loro paziente è molto malato o si sente male. Essi fanno questo perché di fronte a una condizione radicata - sia di natura fisica, emozionale, mentale o spirituale - essi richiedono maggior tempo per conseguire la guarigione e cantando così diversi Icaros permette loro di pulire i loro pazienti più profondamente. Questi saranno Icaros che invocano specificatamente la guarigione dagli spiriti e vengono cantati esclusivamente per trattamenti di purificazione e per nessun altro scopo. Lavorando con i pazienti, gli sciamani dell’Amazzonia in Perù invocano sempre prima i loro spiriti alleati: dopo che hanno richiamato ed invocato l’aiuto degli spiriti, essi possono iniziare i loro trattamenti.
GLI ICAROS DEGLI SHIPIBO
Gli Icaros cantati dagli sciamani guaritori Shipibo-Conibo sono molto differenti dagli Icaros cantati da sciamani di altri gruppi etnici, e sono specialmente differenti dai guaritori mestizo (meticci), generalmente discendenti dagli spagnoli. Gli Icaros degli Shipibo sono sempre contraddistinti dal cambio di voce o dal tono vocale. Essi alternano spesso a toni forti e mascolini toni alti e delicati più femminili. Questo stile di canto è chiamato “doppio coro” e per gli sciamani Shipibo questo è un modo specifico per comunicare con gli spiriti femminili. Cantando in questo modo, gli spiriti non sono solo invocati, ma sono anche invitati a prendere direttamente parte alla cerimonia. Lo sciamano infatti presta la sua voce agli spiriti che in questo modo dialogano direttamente con lui sui problemi e sulla cura del “paziente. Questo stile a “doppio coro” è uno dei più importanti elementi di distinzione degli Icaros degli Shipibo rispetto a tutti gli altri. Ascoltando gli Icaros Shipibo è subito evidente come lo sciamano sia coinvolto in una conversazione diretta con i suoi spiriti aiutanti – incluso l’onnipresente spirito dell’Ayahuasca, Nishi Ibo.
Lo sciamano presta la sua voce agli spiriti e, come riportato dallo sciamano shipibo Don Leoncio, uno spirito maestro femminile può apparire od essere invocato durante una cerimonia d’Ayahuasca e quando questo accade lo sciamano deve cantare allo stesso modo in cui canta lo spirito. Lo sciamano deve fondersi nello spirito mentre questi gli trasmette il suo potere. Don Leoncio sostiene che non canta deliberatamente i suoi Icaros nello stile del “doppio coro”, e quando lo fa non è a seguito di una sua decisione razionale; quando degli spiriti femminili arrivano o vengono chiamati, essi stessi cantano molto delicatamente, con voce acuta, e gli sciamani devono diventare tutt’uno con essi, cantando assieme a loro allo stesso modo per - come lui stesso ci dice - invocare più potere.
Oltre ad essere “un ponte sonoro” tra il mondo dello spirito ed il mondo terreno si può dire che gli sciamani Shipibo siano un “ponte sonoro” tra il mondo dello spirito ed il paziente, così come un ponte tra loro stessi e gli spiriti maschili e femminili che operano con loro e tramite loro. Indipendentemente da quanto sopra, tuttavia, dopo aver registrato Icaros per un decennio cantati da sciamani appartenenti a differenti tradizioni e lignaggi etnici nella foresta Amazzonica peruviana ed aver compilato un discreto archivio di Icaros sia indigeni che mestizo (meticci), resto ancora sconcertato al motivo per cui spiriti femminili si manifestano in questo modo solo agli sciamani-Shipibo Conibo (indipendentemente dal genere dello sciamano). Perché non si manifestano nella stessa maniera del ‘‘doppio coro’’a sciamani di altri gruppi tribali o meticci ?
MELODIE MAGICHE E I DIPINTI
Il contesto nel quale gli Icaros possono essere apprezzati nel pieno del loro potere e bellezza è durante una cerimonia di Ayahuasca, quando le melodie e le tonalità dello sciamano possono letteralmente guidare il viaggio nella realtà non ordinaria di un partecipante lungo precisi percorsi in uno scenario visuale e visionario. Questo è specialmente vero per gli Icaros Shipibo i quali possono essere visti in maniera visuale attraverso gli intricati e luminescenti dipinti (quenè) fatti dalla gente Shipibo stessa. Questi dipinti sono la reminiscenza delle visioni fosfeniche e sono strettamente connesse con motivi rappresentanti la visione cosmogonica e cosmologica Shipibo, e che essi possono percepire in forma uditiva dagli sciamani sotto l’effetto dell’Ayahuasca. I dipinti Shipibo esprimono l’irresistibile necessità di portare l’ordine cosmico, celeste giù sulla terra, riportare l’ordine al caos, ristabilire l’armonia. Per gli Shipibo, l’intero universo è formato da tre regioni cosmiche – il Mondo Superiore, rappresentato dal grande Serpente Cielo (la Via Lattea) – il mondo dove noi viviamo tutti i giorni (ndr. il Mondo di Mezzo) - ed il Mondo Inferiore. Per gli Shipibo – Conibo queste tre regioni cosmiche sono rappresentate dai disegni quenè, strettamente collegati tra loro, costantemente emergenti, fusi e incessantemente mutabili dal regno dell’invisibile al visibile. I loro sciamani agiscono come interpreti e sono il fulcro che agisce nella relazione esistente tra la medicina, il cosmo, i disegni quenè e la musica. Inebriati e illuminati dall’Ayahuasca, essi sono capaci di accedere ai differenti regni della creazione, comunicare con gli esseri spirituali e navigare attraverso il mondo superiore, di mezzo e inferiore. Durante un rituale d’Ayahuasca, il fumo del tabacco, l’Agua Florida e le essenze profumate, insieme ai disegni visionari dei quenè (trasformati nelle canzoni magiche degli Icaros), sono tutti strumenti chiave utilizzati sinesteticamente nei metodi di guarigione - in modo uditivo, visuale ed olfattivo - dagli sciamani Shipibo, per portare la guarigione al paziente. Anche senza (ed indipendentemente da) l’Ayahuasca ed il fumo del tabacco, quest’unica ed intima connessione tra gli Icaros, i dipinti quenè e lo sciamanesimo può essere vista se osserviamo la figura più potente tra gli sciamani Shipibo-Conibo dei tempi antichi: il Meraya. Questo essere era reputato capace di diventare invisibile, di trovarsi in due luoghi allo stesso tempo, di prendere le sembianze di un animale e di viaggiare in altre dimensioni. Il Meraya, come la leggenda riporta, offrì i suoi poteri alle artiste Shipibo per creare nuovi disegni. Durante speciali sessioni, entrando in trance dentro la sua zanzariera, il Meraya ricevette visita da vari spiriti e questi si dice che dipingessero i loro disegni sulle strisce di corteccia d’albero (portate dalle artiste Shipibo), oppure, che “cantassero” gli stessi disegni. Il Meraya cercò di memorizzare questi canti, fischiettando le melodie degli spiriti stessi. Appena questi lasciarono la tenda, il Meraya cercò di ‘‘disegnare’’ le loro canzoni magiche, traducendo cosi’ le melodie che provenivano dal regno degli spiriti in disegni per il mondo visibile degli umani.
La leggenda parla di – o almeno accenna ad – una relazione esistente tra gli Icaros, le magiche melodie, e i quenè, i magici disegni degli Shipibo. Il Meraya apprese le melodie ed i disegni (sinesteticamente percepiti come visti ed uditi) dal mondo dello spirito e li trasferi’ al mondo visibile, sul piano umano. Così, in un certo modo, gli Icaros ebbero lo scopo di codificare i magici disegni dei quenè i quali si diceva che avessero, a seconda, spiriti di potere come il colibrì (Pino Heua), l’anaconda (Ani Ronin) e lo spirito dell’ayahuasca (Nishi Ibo) come loro maestri. Questa relazione tra Ayahuasca, sciamanesimo, musica ed immagini visionarie, assieme con la tecnica del ‘‘doppio coro’’, resta una caratteristica unica dei Shipibo-Conibo. Un ulteriore tratto distintivo degli sciamani Shipibo è il modo con il quale conducono le loro cerimonie d’Ayahuasca. Questa viene quasi sempre svolta senza l’onnipresente ventaglio chiamato shacapa. Lo shacapa è un sonaglio ricavato dalle foglie di certe piante (o in alcuni casi dalle penne degli uccelli) che viene utilizzato quasi ovunque in Amazzonia come accompagnamento al canto degli Icaros e per pulire dalle energie negative. Il nostro sciamano informatore, Don Adriano, quando chiesi perché lo shacapa fosse usato raramente dagli Shipibo durante i rituali dell’ayahuasca, sostenne che usando lo shacapa si può trasferire energia negativa agli altri o la malattia di un paziente e dunque piuttosto che conseguire la guarigione si può sortire l’effetto opposto.
Gli Icaros, se usati per la guarigione, la purificazione, la protezione, per amore o per far danno, hanno comunque potere. Non sono solo suoni e canti, ma sono melodie magiche. E’ necessaria ancora molta ricerca se vogliamo comprendere meglio la relazione misteriosa tra gli Icaros e gli altri importanti aspetti dello sciamanesimo amazzonico, poiché tutti sono indissolubilmente legati allo sciamano dell'Amazzonia, esperto in comunicazione con il mondo spirituale, lungo precisi, codificati percorsi musicali che si traducono, nell’universo Shipibo, in disegni musicali.
Ringraziamenti
Ringraziamo Nick Wood, editore della rivista Sacred Hoop, e Francesco Sammarco di “El Mundo Magico" per la gentile concessione.
El Mundo Magico
Centro di Medicina Tradizionale Ashi Meraya
Amazzonia Peruviana
Website: www.elmundomagico.org
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