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Un aiuto spirituale per l'ovest in fiamme - di Nan Moss

Una testimonianza del lavoro spirituale con il tempo atmosferico negli incendi del 2000 nelle montagne rocciose.

19/09/2019

Articolo tradotto e pubblicato per gentile concessione degli autori.

 

Questa che sto per raccontarvi è sia una storia che il resoconto di alcuni eventi. È una storia di esseri umani che attraverso il contatto con il mondo degli spiriti cercano aiuto per la terra e per chi la popola. Questa è una storia di compassione, di empatia umana e spirituale, di intenso bisogno e di aiuto in seguito ricevuto. È una storia che solleva la domanda, “Cosa è realmente successo qui? Abbiamo assistito ad un miracolo?” Così, con nostro grande stupore, è una storia “miracolosamente ambigua”, di eventi che sono in grado di offrirci dei grandi insegnamenti.

 

La primavera e l'estate del 2000 furono estremamente impegnative e difficili per la zona a nord delle Rocky Mountains ed i suoi abitanti. Un inverno mite con poche nevicate, fece sì che le riserve di acqua non fossero sufficienti provocando una grande siccità, tanto che nella foresta e nelle zone circostanti, il rischio di incendi fosse già estremamente alto fin dall'inizio della stagione. La carenza di nevicate invernali sommata alle scarse piogge primaverili, rese la foresta esposta ad un altissimo pericolo di incendi potenzialmente devastanti, ma a quel punto, ben poco poteva essere fatto al fine di evitare i pericoli causati dalla siccità.

 

Mercoledì 16 agosto 2000, il governatore del Montana dichiarò l'intero stato come zona disastrata, ed emise un decreto di evacuazione per gli abitanti della Bitterroot Valley. A quel punto nell'ovest degli Stati Uniti erano già bruciati più di un milione di acri di foresta. Nel Montana in quel momento vi erano 25 fra i più vasti incendi, che consumarono almeno 457'000 acri, di cui 265'000 solo nella Bitterroot Valley. Anche in Idaho più di 550'000 acri di terra selvaggia se ne andarono in fumo.

 

Essendo stato il Montana casa mia, ed avendo ancora tante persone a me care che vivevano lì, monitoravo tutta la situazione con una certa ansia. Il 27 di agosto ricevetti un messaggio urgente da Margi che viveva a Washington, che a sua volta aveva ricevuto un messaggio di una cara amica che lavorava per i servizi di emergenza e catastrofe del Montana che le chiedeva un aiuto spirituale. Sia Margi che l'amica, avevano entrambe letto il nostro articolo “Lo Sciamanesimo e gli Spiriti del Tempo”, e speravano di poter rovesciare gli eventi chiedendo l'aiuto, l'intervento degli spiriti.

La sua amica ci informò sulla situazione alquanto critica, già estrema, ma che rischiava di poter ancora peggiorare per le moltissime persone che abitavano le regioni colpite dai devastanti incendi. Appena ricevuto questa accorata richiesta di aiuto, mi sentii profondamente motivata nel mettermi al lavoro, per poter collaborare, offrire il mio contributo a favore di questa importante causa.

 

Il giorno seguente il mio cerchio si riunì, e viaggiammo verso i nostri spiriti guida per vedere quale fosse la loro visione sulla natura di questa crisi, ed eventualmente chiedere il loro aiuto lavorando per ristabilire l'armonia. Tutto il gruppo sperimentò un viaggio molto dinamico con forti sincronicità. Inizialmente tutti andammo verso in nostri spiriti guida, nel mondo di sopra e di sotto, poi tutti noi venimmo condotti nella regione del mondo di mezzo per cui stavamo lavorando. Venimmo a conoscenza che gli incendi erano necessari per ristabilire l'equilibrio sotto diversi aspetti, e che tutto questo fuoco era un modo per chiamare a gran voce gli spiriti del tempo affinché la tanto necessaria acqua potesse tornare.

Si erano verificate le condizioni ideali affinché iniziassero questi incendi, ed ora avevamo bisogno delle condizioni ideali perché potessero spegnersi. Era giunto il tempo per noi di aggiungere la nostra voce a quella di tutti gli altri che stavano soffrendo: le piante, gli animali (a “due e quattro zampe”), i feriti e gli sfollati. Era tempo di onorare gli incendi e di chiedere agli spirti del tempo di avere pietà e portare l'acqua alla terra nel modo migliore in cui la terra potesse accoglierla.

Così lavorammo, ognuno a modo suo, uniti ai nostri spiriti guida. Ripetutamente ci venne chiesto di lavorare affinché l'equilibrio si ristabilisse e di capire che questi incendi erano parte integrante di tutto questo processo. A quasi tutti fu detto che le piogge e la neve sarebbero arrivate presto, ma nonostante questo, di continuare fermamente a chiedere per il bene della terra, delle piante, degli animali e di tutti coloro che stavano soffrendo.

Nel frattempo, alcuni giorni prima anche Margi aveva radunato un suo cerchio sciamanico, quindi c'erano già altre persone al lavoro. Il 29 agosto il telegiornale serale della CBS annunciò un importante cambiamento nel jet flow de “La Niña” (fenomeno climatico che influisce sugli standard metereologici e climatici del pianeta, in grado di aumentare in modo esponenziale le precipitazioni). C'era la forte speranza che gli stati del nord potessero avviarsi verso un'umida inversione di tendenza.

Mandai un'e-mail a tutti i miei contatti che pensavo potessero essere interessati nell'essere d'aiuto. Feci riferimento alle informazioni che avevo ricevuto a proposito dei grandi incendi avvenuti in Montana, Idaho e Washington nel 1910, e quanto in termini di devastazione tutto ciò che stava accadendo ora era paragonabile a quegli eventi. A quanto pare, quegli incendi furono domati grazie ad un insolito freddo fuori stagione e a delle nevicate precoci a fine agosto. Ci fu chi suppose, che essendo a quei tempi quella terra ancora popolata da un numero consistente di anziani Nativi Americani, un tempo meteorologico del genere (che aiutò in modo sostanziale nel porre fine agli incendi), potesse essere frutto della loro saggezza, del loro sapere come lavorare con gli spiriti e con le forze della natura, e di saper intervenire quando “troppo, è troppo”.

 

Sapendo che raramente possiamo disporre del grande vantaggio di essere a conoscenza della visione globale che hanno i nostri compassionevoli spiriti guida, suggerii di chiedere semplicemente che potessero verificarsi le condizioni metereologiche migliori, non importa quali, al fine di portare più equilibrio e armonia a quelle terre che ne avevano bisogno. Poiché pensammo non sarebbe stato saggio chiedere, chiamare un evento atmosferico specifico, sapevamo che gli spiriti nella loro grande visione e saggezza sapevano come fosse meglio intervenire.

Per esempio, cosa sarebbe successo se avessimo chiesto allo spirito del vento di fermarsi, e lui lo avesse fatto? Forse a causa di ciò non si sarebbero potute verificare le condizioni realmente necessarie affinché il fuoco potesse placarsi. E se avessi chiesto pioggia a cantinelle, senza tenere in considerazione della vulnerabilità di un terreno che ha appena sofferto di un vasto incendio?

Alcune persone condivisero con me il racconto del loro viaggio. I loro insegnamenti furono di significato veramente profondo per tutti quanti noi che viviamo nel mondo contemporaneo. I viaggi sottolinearono il bisogno di unire i nostri sforzi nel rendere il nostro lavoro spirituale più efficace – e di ricordarci di lavorare con la natura tutta per ristabilire il benessere della Terra.

 

Nel suo viaggio a David è stato mostrato che:

“Gli spiriti del tempo non possono semplicemente creare con facilità le condizioni ideali affinché un determinato tempo metereologico si verifichi. Vi sono diversi altri fattori coinvolti, e affinché piova determinate condizioni devono essere presenti. Gli spiriti hanno bisogno di noi per creare un ponte tra i mondi, così che il loro potere possa arrivare fin qui e manifestarsi. Più persone (e piante e animali,..) chiedono aiuto – e danno aiuto – più sarà facile per gli spiriti creare le condizioni necessarie.

 

In Winsconsin un cerchio di circa venti persone nell'arco due giorni ha tenuto delle cerimonie potenti per sostenere le regioni del Montana, Idaho e Wyoming. Un altro cerchio si è riunito il 24 di agosto in Vermont, chiedendo potesse giungere “la guarigione più potente indipendentemente dal tempo”, e che gli incendi potessero cessare.

In altri viaggi si sono manifestati con grande generosità gli spiriti guida, portando con loro messaggi profondi. Lo spirito del salmone aiutò Margi nello sperimentare e capire cosa significhi avere il gusto di qualcosa di oleoso in bocca, e cosa significhi annaspare in cerca di aria in un torrente fangoso.

Margi scrive:

“Sono sbalordita dalla generosità degli spiriti che hanno tutto il diritto di essere arrabbiati, ma che comunque mostrano sempre per noi tanta indulgenza e compassione”.

Kate dal Colorado ha voluto condividere con noi il racconto di un viaggio dove le sono apparsi un leone di montagna, un tasso ed un orso che le hanno mostrato quanto soffrissero a causa del calore, della perdita della loro casa, del loro habitat e dei loro cuccioli. Ma soffrivano in modo ancora più profondo a causa dell'avidità e dell'ignoranza umana.

E per finire con una nota più leggera, Nancy dalla Bitterroot Valley in Montana, una delle zone maggiormente colpite, ci scrisse:

“Sono felice che tu ed i tuoi amici abbiate aiutato chiedendo agli spiriti di spegnere gli incendi. Qui tutti facevano la medesima cosa. Io e Jim decidemmo di fare un voto: alla prima pioggia ci saremmo precipitati fuori a danzare nudi – e lo abbiamo fatto! E gli Dei hanno riso talmente tanto da piangere e la pioggia non fece altro che aumentare”.

 

E così miracolosamente, per molti di noi, il tempo finalmente cambiò. Con così tante preghiere e tanto lavoro spirituale in atto nessuno poté dire cosa o chi abbia portato esattamente a questo cambiamento, cosa abbia prevalso su cosa. Tutto ciò che sapevamo e che molti di noi furono toccati nel profondo del cuore, si presero del tempo e si impegnarono nel rivolgersi ai nostri compassionevoli Spiriti, per il disperato bisogno di aiuto, di guarigione ed il ripristino dell'equilibrio.

Naturalmente non vanno dimenticate le centinaia di persone che hanno rischiato la loro vita in modo concreto cercando di combattere gli incendi e la devastazione. Dobbiamo loro tanta gratitudine.

 

La pioggia, il freddo e la neve arrivarono. Il 31 di Agosto l'amica di Margi che lavorava per il dipartimento di emergenza e catastrofe del Montana scrisse un e-mail:

“Sono in lacrime, sono così grata per il vostro potente lavoro, ha salvato delle vite. Non vi sono parole adatte per riuscire a farvelo capire, ma forse i fatti possono rendere l'idea... La scorsa settimana, quando chiesi aiuto, le menti più eccelse del ramo predissero una possibilità del 60 %  che si verificasse un evento di proporzioni catastrofiche senza precedenti, dove potevano andar persi fino a cinque milioni di acri nel giro di pochi giorni (ne sono andati persi meno di un milione finora  nell'arco di un intero anno). Le previsioni di svariati esperti del settore dicevano che c'era la concreta possibilità che si verificassero delle tempeste di vento senza precipitazioni, e che queste avrebbero creato degli incendi dalle proporzioni enormi come mai successo prima, e che svariate comunità correvano il serio rischio di essere letteralmente spazzate via.

 

Ero indaffarata nel pianificare la possibilità di un triage a livello delle comunità. Oggi in uno degli epicentri, nella Contea di Ravalli, non sta solo piovendo, ma sta piovendo esattamente quel tipo di pioggia sottile ma continua, ideale per lo spegnimento degli incendi. Non siamo ancora totalmente fuori pericolo – gli esperti dicono che serviranno almeno due fenomeni significativi di pioggia per porre fino a questa feroce stagione di fuoco, quindi per favore continuate con il vostro lavoro.

 

Durante il briefing di ieri mattina, il nostro meteorologo ha impiegato del tempo extra per spiegarci e discutere del significativo cambiamento appena avvenuto a livello metereologico (si era instaurata una corrente tropicale calda e umida) arrivando a definire tutto ciò semplicemente miracoloso. Grazie a te, a voi, agli spiriti che ci stanno aiutando, guarendo, rafforzando e proteggendo. Vi benediciamo.”

 

Durante le settimane seguenti molti di noi continuarono il lavoro con gli spiriti guida, gli spiriti del tempo e del fuoco. Salutammo con gioia l'arrivo delle piogge e delle prime nevicate, che portarono ad un massiccio ritiro dei pompieri al lavoro. L'acqua continuò a benedire la terra – così tanto che le stazioni sciistiche furono felici di poter aprire i battenti così presto per questa stagione.

 

L'ultima comunicazione dell'amica di Margi, recitava così:

“Sono sconvolta dal livello di assistenza che abbiamo ricevuto. I due episodi di pioggia che si sono verificati, continua, delicata ma insistente, erano esattamente ciò di cui c'era bisogno. Ti fa sentire così umile essere parte di qualcosa di tanto potente”.

 

Siamo davvero tutti coinvolti in tutto ciò. Attraverso gli insegnamenti ispirati e le benedizioni arriva anche la sfida del sacro mistero – che non può essere limitata dai limiti posti dalla nostra mente razionale – così da nutrire e rendere umile la percezione di noi stessi.

 

 

 

Note sull'autrice

Nan Moss e David Corbin sono autori di “Weather Shamanism: Harmonizing Our Connection with the Elements” (Inner Traditions/Bear & Co.) e “CloudDancing: Wisdom from the Sky”, carte divinatorie con libro guida. Esperti praticanti ed insegnanti di core shamanism, dal 1995 tengono seminari base e avanzati per la fondazione degli studi sciamanici, e dal 1999 il loro corso sullo sciamanesimo del tempo atmosferico.

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