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Articoli e interviste su sciamanesimo e tensegrità Articoli e interviste su sciamanesimo e tensegrità

Parlare al Tempo di Nan Moss & David Corbin

Tutti parlano del tempo, ma nessuno fa nulla per lui.

18/02/2014

Quest'articolo è stato pubblicato per la prima volta in “Shamanism” la newsletter della Foundation for Shamanic Studies nel 1999 e successivamente dalla rivista Sacred Hoop, Issue 58-2007. Traduzione italiana a cura dell'Associazione Culturale Il Cerchio Sciamanico.

E' sabato pomeriggio presso il Pathwork Center, nel cuore delle misteriose Catskill Mountains di New York. Ventitré persone stanno tranquillamente sul pavimento con delle bandane sopra ai loro occhi. Il suono dei tamburi riempie la stanza con delle vibrazioni armoniose e trascinanti.

Sto suonando il tamburo con David al centro della stanza con un semplice panno per altare ed una candela accesa.

Stiamo suonando il tamburo per delle persone che variano nella loro abilità e livello di esperienza, ma tutti l'abbiamo già fatto - il celebre viaggio sciamanico nei regni non ordinari: mondi di compassione, saggezza e grazia.

Oggi stanno tentando qualcosa di nuovo: la ricerca di uno spirito del clima, e se ne trovano uno, ognuno ha una domanda da porre da parte del nostro circolo. L'emozione è palpabile.

Il nostro tambureggiamento continua ed io sono un po' sorpreso di sentire il desiderio familiare di viaggiare, anche se sto suonando. Mi guardo attorno nella stanza e tutto sembra tranquillo. Do un occhiata a David, i suoi occhi sono spalancati e vigili. Gli faccio cenno che vorrei viaggiare e poi chiudo gli occhi, mentre suono il tamburo e suono e suono ...

Vado nel mondo di sopra con molti dei miei animali di potere, chiedendo di incontrare lo Spirito del Tempo atmosferico. Non so perché, ma mi sento in estasi. Voliamo attraverso uno strato di nubi temporalesche, sempre più in alto, alla ricerca fino a quando finalmente arriviamo faccia a faccia con una "essere di nuvole". E' immensamente grande, con un luccichio scintillante nei suoi occhi, e quando parla, palle di neve fuoriescono dalla sua bocca. Mi sento felice di avere i miei animali di potere vicini a me. Mi presento e chiedo rispettosamente all'essere di nuvole un insegnamento per la nostra comunità. Sono sinceramente sorpreso, a tratti anche sgomento, di come mi “permetta di riceverlo”.

E' senza dubbio seccato! Mi dice che la nostra cultura l'ha essenzialmente dimenticato; che in tempi passati, la gente di tutto il mondo gli parlava, lo pregava e lavorava con lui. Ora viene ignorato. Ora, la nostra scienza e la nostra "conoscenza" tendono a depersonalizzarlo e a despiritualizzarlo. Così lui crea un clima aberrante e furioso, per farci prendere atto, per farci scervellare, per farci capire che in realtà non lo conosciamo. Dal momento che sento lo stato d'animo di questo spirito, rimango senza parole. Offro solo un ringraziamento per il suo insegnamento e prometto di condividerlo con il cerchio e con la comunità.

 

Questo viaggio mi ha lasciato la voglia di saperne di più. Anche se avevo avuto per tutta la mia vita una passione per il tempo meteorologico, e pensavo che avrei riconosciuto l'esistenza di uno spirito vivo in tutte le cose, vidi che portavo avanti ancora la visione del mondo della nostra cultura riguardo al clima come forze puramente fisiche, forze impressionanti che stanno andando oltre a quanto descritto e predetto. Anche se alcuni notano ancora le connessioni tra gli stati d'animo e le condizioni atmosferiche, e personalizziamo gli uragani ed i tifoni con i nostri nomi propri, questa è la limitata estensione della nostra comprensione al di là della fisica del clima.

Senza rendermene conto, avevo partecipato all'arroganza culturale collettiva che lascia poco spazio per vedere, ascoltare, o sentire gli spiriti del tempo. I concetti stravaganti del poter scatenare la pioggia o del poter interagire con il clima erano considerati tabù per me che sfuggivo il Mondo di Mezzo a metà tra il mito e ciò che è troppo complicato e troppo pericoloso.

Perché esplorare o anche solo tentare di relazionarsi con gli spiriti del tempo meteorologico? Questa è semplicemente una tangente di più importanti sforzi e verità spirituali? Ognuno di noi è profondamente influenzato dal tempo, anche se ne possiamo esserne consapevoli solo in minima parte. Quanti di noi sono consapevoli di come siano i nostri stati d'animo, il comportamento ed il cambio fisiologico in conseguenza al clima? Dietro molte delle nostre più potenti esperienze con la natura ci sono le forze del clima. Un evento meteorologico ha la capacità di attrarci fuori dall'isolamento personale della nostra routine quotidiana. Ci porta tutti assieme a condividere l'esperienza. E cosa abbastanza interessante, il tempo è un argomento che di solito reputiamo sicuro e siamo pronti a commentalo con gli sconosciuti!

Considerate come noi, sia collettivamente che individualmente, possiamo influenzare il clima. Non solo attraverso la grande quantità di inquinamento e l'impoverimento delle risorse che sostengono le nostre enormi popolazioni e gli stili di vita moderna, ma anche attraverso la nostra psiche e le emozioni, ed il senso di connessione o sconnessione dal mondo naturale. Ci sono nativi e non-occidentali che riconoscono questa connessione e vivono nella verità della nostra relazionalità al tutto. Loro incarnano ciò che i nostri antenati devono avere avuto per un tempo molto lungo: un rapporto vivo con le forze spirituali del tempo meteorologico. Questo rapporto si esprime nel principio della reciprocità: come sopra, così sotto, come dentro, così fuori, ciò è reale ed operativo nel nostro mondo e nella nostra vita, indipendentemente dalla nostra comprensione cosciente.

Per intraprendere un percorso di esplorazione e di relazione consapevole con gli spiriti del clima è necessario incamminarsi su un percorso di apprendimento spirituale e di esperienza che ci aiuta a rapportarci al nostro senso di connessione con tutta la Natura. In questo modo, siamo in grado di guarire la ferita lacerante di disconnessione con la Natura di cui soffre la maggior parte di noi nel mondo moderno.

Lungo questo percorso si incontrano profonde opportunità di sperimentare e promuovere l'armonia in noi stessi, e quindi, nell'Universo. E 'un modo per andare da qualche parte seguendo la guida degli spiriti, e per migliorare il nostro benessere, quello degli altri, e non da ultimo quello della nostra Madre Terra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una parola Salish del Pacifico nord-occidentale, “skalalitude”, descrive come sia la vita quando esiste un vero rapporto di parentela con la natura: "quando le persone e la natura sono in perfetta armonia, allora la magia e la bellezza sono ovunque."

Anche altre culture native in tutto il mondo sanno che ogni cosa ha uno spirito: le rocce, gli animali, le piante, gli alberi, i luoghi, i fiumi, le tempeste, le montagne e gli oceani. Molte di queste culture riconoscono e lavorano con gli spiriti del tempo meteorologico. Gli Anziani di culture anche molto distanti tra loro comprendono la necessità per gli essere umani di onorare e relazionarsi al mondo degli spiriti per il mantenimento generale dell'armonia e dell'equilibrio e per il bene del proprio popolo, compreso il bene dei singoli individui.

Lo vedono come un dovere speciale per gli esseri umani che devono lavorare in questo modo ed adempiono a tale responsabilità attraverso la promulgazione di rituali di comunità come i riti di rinnovamento di metà inverno degli Irochesi. Loro lo esprimono anche attraverso l'atteggiamento: in espressioni di amore, di onore, e di gratitudine per la vita e per tutte le relazioni, visibili e invisibili, con cui condividono la vita su questa bella Terra.

 

Nel 1800, Alexander Carmichael scrisse degli Highlanders scozzesi: “Gli anziani avevano rune con cui cantavano agli spiriti che abitano nel mare e nelle montagne, nel vento e nel turbine, nel lampo e nel tuono, nel sole e nella luna e nelle stelle del cielo”.

Gli anziani dei popoli Athapascan Koyukon delle foreste settentrionali dell'Alaska contemporanea hanno notato segni di un disturbo, sia evidente che sottile, anche nei loro ambienti naturali selvaggi dei loro luoghi. Gli animali si comportano in modo anomalo, come i corvi che vanno nei villaggi ed “elemosinano il cibo come orfani senza rispetto di se stessi".

Il popolo Koyukon attribuisce questo apparente squilibrio alla perdita degli uomini di medicina, alla perdita di coloro che erano disposti e in grado di lavorare con gli spiriti degli animali e delle forze elementali della natura. Oggi molti temono che siamo in un periodo di condizioni meteorologiche aberranti ed in peggioramento: mega tempeste, ondate di calore assassino, e delle inondazioni e della siccità di El Niño e di La Niña. Vale la pena riflettere come gli eventi meteorologici di oggi possono essere esacerbati da uno stile di vita moderno che lascia poco spazio alla personificazione delle forze della natura, tanto meno al riconoscimento della realtà degli spiriti!

 

La premessa qui è che un rapporto reciprocamente vantaggioso con gli spiriti del clima a livello culturale non sia già al di là dalla nostra comprensione ed impossibile da raggiungere. Abbiamo ancora la capacità, e si spera il tempo, di ristabilire un rapporto consapevole con questi spiriti, così come con tutti gli spiriti con cui condividiamo questo mondo.

Che cosa diciamo circa la pratica del "lavorare col tempo meteorologico?" Un numero significativo di riferimenti e prove aneddotiche attestano il fatto che gli esseri umani del passato fossero impegnati in questa arte di relazione, e che sia praticata ancora oggi.

In molte culture, la capacità di lavorare con il clima sembra essere parte integrante della descrizione del lavoro dello sciamano ed è ritenuto necessario per la sopravvivenza ed il benessere della comunità. Il lavorare con successo con il clima dimostra anche il forte rapporto dello sciamano con gli spiriti e le forze della natura. Implicita in queste manifestazioni non è un'opportunità per l'auto-esaltazione, ma idealmente, una possibilità di sostegno della comunità con la certezza che gli spiriti sono realmente al lavoro e che si possano davvero prevedere dei miracoli! Come per qualsiasi lavoro di guarigione sciamanica, gli sciamani devono rimettersi alle forze spirituali, sapendo che i gesti relativi ed i tentativi di coinvolgere o influenzare possono o non possono avere alcun effetto identificabile. Tutto quello che possono fare è sostenere la loro parte nella relazione, rispettando il mistero, e lasciando che gli spiriti facciano il resto.

 

Per i popoli Koyukon, i vecchi sciamani di un tempo non erano visti tanto come detentori del potere per se stessi, ma piuttosto come coloro che sapevano influenzare le forze spirituali della natura per il bene o il non bene, in base al loro scopo. La gente delle tradizioni Koyukuk sostengono che tutto in natura, clima compreso, sia investito a livello spirituale. Si è chiaramente compreso che la natura detenga il potere e debba essere richiesto e ciò debba avvenire in modo pacifico, non conquistandolo con la forza.

E mentre è necessario per tutti comportarsi in un modo moralmente corretto, mantenere giustamente un rapporto corretto reciproco l'un l'altro e con tutti gli esseri della natura, è responsabilità dei loro sciamani lavorare con questi esseri e con gli spiriti per mantenere un ordine adeguato ed armonia nel mondo.

Nei tempi passati, se i corvi arrivavano nei villaggi in cerca di elemosina, lo sciamano avrebbe detto loro di tornare alle loro case in natura e vivere come si supponeva che facessero. Come accennato in precedenza, gli anziani ora notano segni inconfondibili di disordine naturale, il tutto è più problematico a causa della mancanza al giorno d'oggi di praticanti sciamani. Oggi il tempo è ancora manipolato a volte da persone che hanno appreso i suoi pochi punti di vulnerabilità.

 

E 'evidente che gli spiriti del tempo del Mondo di Mezzo siano forze con un potere che è neutrale, piuttosto che compassionevole come quello dei nostri spiriti alleati del Mondo di Sopra e del Mondo di Sotto. Stando così le cose, abbiamo bisogno di relazionarci con loro nel lavoro col tempo meteorologico da una posizione di compassione e di saggezza per noi stessi. Per tentare di influenzare queste forze quando non abbiamo ancora imparato la saggezza di lavorare per il bene di tutti, potremmo averne delle conseguenze disastrose.

Basta considerare i tentativi che la nostra cultura ha fatto per controllare la forza del potere nucleare! Anche se abbiamo le conoscenze per sfruttare l'incredibile potenza contenuta nell'atomo, non abbiamo una quantità uguale di saggezza. Abbiamo usato questo potere per distruggere, sia intenzionalmente che accidentalmente. Allo stesso modo, i nostri primi tentativi scientifici (dalla metà alla fine del 1800) per il controllo del tempo hanno previsto metodi ingenui e pericolosi come le foreste in fiamme, spari di cannonate verso il cielo, e l'invio di bombe per creare la pioggia! Anche se uno di questi stratagemmi avesse funzionato, non era stato formulato nessun pensiero riguardo agli effetti a lungo termine delle tecniche stesse, figuriamoci agli effetti a lungo termine del cambiamento del clima.

La modifica del clima è un business pericoloso: un singolo temporale può scaricare fino a 125 milioni di galloni d'acqua. C'è abbastanza energia elettrica in un temporale medio per soddisfare le esigenze di alimentazione elettrica degli Stati Uniti per 20 minuti, l'equivalente di una bomba nucleare da 120 kilotoni. (James Swan)

 

In sanscrito, il termine “siddhi” si riferisce a poteri insoliti e straordinari. I saggi indiani hanno a lungo insegnato che il più alto uso di questi poteri non è in manifestazioni di manipolazione, ma nel lavorare in armonia, in unità con il più alto scopo della vita universale. Ci avvertono che la saggezza deve precedere il potere. E' responsabilità dello sciamano consultarsi con gli spiriti, non solo per padroneggiare le tecniche specifiche, ma per imparare a lavorare con queste forze per attuare ciò che è meglio per la maggior parte delle persone, degli animali, delle piante, della terra, ed idealmente, del mondo intero.

 

La popolazione Warao del Sud America, per esempio, richiede un alto grado di maturità nei loro sciamani che iniziano a lavorare con il clima. E 'importante rendersi conto, però, che ciò che è desiderabile per una particolare regione ed una comunità possa essere un anatema per gli altri. Alcune tribù del Sud America diligentemente lavorano per scongiurare la pioggia, mentre tribù lavorano altrove lavorano per assicurarsi adeguate nevicate per l'irrigazione delle colture in estate.

Altri, come alcune stazioni sciistiche del Colorado, hanno recentemente chiesto ed ottenuto servizi di lavori con il clima per le loro esigenze di neve (cosa che è anche buona per le esigenze dell'ecosistema locale).

 

Ci sono notevoli differenze di stile nelle pratiche di lavoro con il clima, come si può prevedere quando vengono considerate diverse visioni del mondo ed approcci alla vita. Nonostante queste differenze, tutte queste culture riconoscono che le forze del tempo siano spiritualmente vive e senzienti.

Alcuni popoli usano l'intimidazione e la minaccia per raggiungere il risultato desiderato. La popolazione Guajiro del Sud America, per esempio, spara frecce ed armi da fuoco nelle nuvole per perforarle e forzare il rilascio della pioggia. Altre tribù in Sud America sparano o brandiscono frecce difronte a tempeste indesiderate per spaventarle e mandarle via.

Sono anche previsti dei tentativi deliberati di evocare la pietà degli spiriti del clima. Tra la popolazione Koyukon dell'America settentrionale, si consiglia di pizzicare una cagna fino a quando guaisca, questo metodo può aiutare ad evitare una tempesta. Le popolazioni Ayrnara e Quechua possono picchiare i loro figli o legare un gran numero di pecore nere in una piazza della città e farle morire di fame nella speranza che la loro sofferenza porti la pioggia, cioè le lacrime degli spiriti del tempo meteorologico.

Plutarco, filosofo dell'antica Grecia, aveva osservato che forti piogge spesso cadevano sui principali siti di battaglia una volta che la lotta era finita.

Tali pratiche possono sembrare poco simpatiche, e si è tentati di giudicarle come non funzionali ed offensive. Tuttavia, siamo di fronte a questo quadro da un punto di vista di persone con pregiudizi culturali, non da un punto di vista di persone con l'esperienza della propria vita minacciata all'improvviso da troppa o troppa poca pioggia e temporali. Per loro non è questione di "Per favore non piovere sul mio pic-nic". Si può anche dire che questi popoli sudamericani sono più belligeranti di altri, quindi il loro approccio è apparentemente bellicoso nei confronti del lavoro con il clima. Tuttavia, ricordiamo che anche noi abbiamo bombardato le nuvole.

D'altra parte, abbiamo trovato più frequentemente prove di metodi armoniosi per lavorare con il clima. In generale, questi metodi utilizzano approcci come il canto ed i cori, la danza, la preghiera (diretta e non diretta), ed offerte come il tabacco. Spesso, tali metodi sono utilizzati in rituali, sia semplici sia elaborati. Nella nostra cultura molti di noi da bambini cantavano (e forse ballavamo mentre cantavamo) la canzoncina, "Pioggia, pioggia vai via! Torna ancora in un altro giorno!".

All'altra estremità dello spettro, abbiamo l'esempio del popolo Hopi del sud-ovest americano che è ben noto per il suo successo nel far piovere. Raggiungono l’esito desiderato non solo attraverso le loro cerimonie belle ed elaborate, ma perché queste cerimonie vengono condotte da un popolo che in gran parte del tempo si dedica a vivere una vita spiritualmente reciproca ed armoniosa. Persone così sono in grado di continuare a vivere ed a coltivare a secco il mais in una regione particolare arida come hanno fatto per generazioni (n.d.r. nella figura qui sopra una katchina Hopi con i fulmini sulla testa e in faccia dipinte delle nuvole. Vivendo in armonia con gli spiriti del tempo, gli Hopi riescono a coltivare il mais blu da anni nelle zone desertiche ove vivono).

Forse più vicina alla nostra mentalità c'è la storia del giovane Taylor Newton, 9 anni, del Connecticut, che nel settembre del 1995 eseguì da solo un lavoro con il clima.

Sopraffatto dall'estate torrida con una lunga siccità e conseguente sofferenza di giardini, alberi, animali e persone della sua città natale, una sera indossò i suoi calzari, dipinse il suo volto ed il petto, prese il tamburo di sua madre ed andò da solo nel cortile su retro dove ballò e suonò il tamburo nel tentativo di portare la pioggia tanto necessaria. Secondo Taylor, “Una volta che ebbi finito, il vento cominciò a soffiare e gli alberi iniziarono a fare fruscii. Pensai 'wow', questo funziona. Non mi spaventai neppure”. Disse che ballò per la pioggia perché "voleva aiutare la gente della città”. Piovve più volte durante il resto della settimana.

 

C'è ancora un altro "stile" del lavoro con il clima, uno che è apparentemente non intenzionale da parte nostra ed è più vicino a quello stato che è chiamato "grazia". Sembra essere una sorta di risposta compassionevole, una reazione dagli spiriti del tempo alle nostre attività umane, e come con qualsiasi lavoro con il clima, il principio di ambiguità cammina mano nella mano con il miracolo.

Abbiamo già accennato al fenomeno di forti precipitazioni, dopo grandi battaglie nei tempi antichi. Oggi notiamo che questo accade in altri contesti, con effetti più armonizzanti. Questa dinamica è osservata da molti in relazione alle visite del monaco Buddista compassionevole Thich Nhat Hanh. Secondo un membro del personale dell' Omega Institute: "In almeno un paio di occasioni, abbiamo attraversato un periodo molto secco a Omega ed il giorno in cui Thich Nhat Hanh è arrivato per uno dei suoi ritiri di meditazione silenziosa, si è messo a piovere. Sarebbe quindi continuato a piovere per gran parte del ritiro. Tra i membri del personale, la programmazione dei suoi ritiri è diventata una forma di previsione meteorologica,  sapevamo che avremmo potuto contare sulla pioggia durante tale periodo. Le piogge lasciavano anche un spirito quieto ed ovattato nei ritiri. Tra l'altro, la foto usata più spesso per promuovere il ritiro di Thich Nhat Hanh lo mostra mentre sta facendo una camminata in meditazione ed in mano regge un ombrello!"

 

 

 

 

 

 

 

 

Un altro esempio è la Santa Madre Indiana, Amritanandamayi Devi, altrimenti nota come Ammachi (Amma). Coloro che la accompagnano nei suoi viaggi negli Stati Uniti parlano di occorrenze notevolmente prevedibili di pioggia in concomitanza con ritiri di Ammachi e con le cerimonie di purificazione, compresi i lavori di Ammachi intenzionalmente diretti alla pioggia. Nel 1996, la regione di Santa Fe, New Mexico subì una grave siccità. All'arrivo, nelle offerte per il ritiro, ad Ammachi fu chiesto di portare sollievo. Poco dopo, cadde molta pioggia, tanto che gli organizzatori del viaggio le chiesero di interromperla temporaneamente per motivi pratici. Ammachi rifiutò, spiegando di aver attivato una “sankalpa”, una volontà divina, e non voleva riprenderla o posticiparla per questioni di convenienza. Negli anni scorsi, nelle notti delle cerimonie di Devi Bhava, quando la grazia di Ammachi scendeva su tutti, queste celebrazioni erano regolarmente accompagnate da temporali. Alla fine, quando le folle diventarono troppo grandi per i rifugi al coperto, le tempeste in genere cessarono.

Ci sono numerosi altri esempi di questa risposte compassionevoli al clima. Molti di coloro che praticano il Core Shamanism e che hanno lavorato in cerchi di guarigione intensiva possono testimoniare esempi di questo dalla propria esperienza. Che cosa, esattamente, sta succedendo? Non ne siamo certi, tranne che c'è qualcosa, e questo qualcosa è reale e profondo.

Qual è lo scopo appropriato di lavorare con gli spiriti del clima? La più alta vocazione dello sciamano è di aiutare a mantenere ed a ripristinare l'equilibrio e l'armonia, ed inoltre ad alleviare le sofferenze nel mondo. Il lavoro sciamanico con il clima, come nella guarigione sciamanica, non è solo interessato a curare un sintomo, sia esso un mal di testa od un periodo di siccità, ma piuttosto a portare l'intero sistema in equilibrio: per guarire la Terra. Per capire e lavorare in armonia con le forze spirituali del clima c'è un modo potente in cui possiamo agire. Gli spiriti del tempo meteorologico vogliono che lavoriamo con loro. Vogliono che assumiamo un ruolo attivo e consapevole nel sano funzionamento del nostro pianeta. Se gli spiriti vedono che siamo interessati ad imparare da loro, che siamo impegnati a lavorare per il bene di tutti, forse ne prenderanno atto e gentilmente ci insegneranno i modi con cui possiamo garantire la continuazione della Terra come un mondo sano, vivo e meraviglioso.

 

 

 

 

Note sugli autori

Nan Moss C.S.C. E David Corbin, M.S., C.S.C. sono membri della facoltà della Foundation of Shamanic Studies (una organizzazione mondiale fondata da Michael Harner Ph.D.) e sono certificati dalla Foundation come Counselor sciamanici ed insegnano corsi per la Fondazione nel nord-est degli Stati Uniti. In più conducono seminari di 5 giorni e seminari intensivi da un mese nell' Esalen Institute in California.

Hanno insegnato e studiano gli aspetti spirituali del clima per più di dieci anni ed hanno presentato il loro seminario “Weather Dancing” dal 1999. Hanno pubblicato “CloudDancing: Wisdom from the Sky”, un kit di carte di divinazione sciamanica con immagini di nubi ed il suo manuale d'uso.

Il loro ultimo libro “Weather Shamanism: Harmonising Our connection with the Elements” è stato pubblicato nel marzo 2008.

Hanno anche studiato con guaritori nativi da varie culture inclusi i Siberiani, i Tuvan, i Saami, i Cinesi ed i Nativi Americani.

www.shamanscircle.com

dscorb@earthlink.net

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