Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Questo sito non usa cookie di profilazione. Puoi continuare a navigare in questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccare su “Accetto” permettendo il loro utilizzo.
Per ulteriori informazioni consulta la nostra privacy policy.

Articoli e interviste su sciamanesimo e tensegrità Articoli e interviste su sciamanesimo e tensegrità

Un Mondo di Guarigione: la Mesa nello Sciamanesimo Peruviano - di Rachel E. Mann, PhD

Rachel Mann ci racconta il significato della Mesa nella tradizione andina e il suo straordinario utilizzo come strumento di potere e guarigione.

04/03/2013

Articolo pubblicato su Shaman Portal. Traduzione italiana a cura dell'Associazione Culturale Il Cerchio Sciamanico.

Io sono una portatrice di mesa, un bellissimo fagotto multicolore contenente diversi oggetti di potere e pietre usate per muovere l’energia al servizio della guarigione. Un termine più comunemente conosciuto in occidente potrebbe essere “un fagotto di medicina”. Questo potente strumento sciamanico di guarigione è stato portato dalle Ande Peruviane e altrove dall’America Latina al resto del mondo tramite una varietà di insegnanti occidentali. Inoltre..io stessa ho studiato nella Four Winds Society Healing the Light Body School fondata da un nuovo sciamano, Alberto Villoldo.  Negli anni ’70, egli andò in cerca di un curandero, tradotto uno sciamano o guaritore popolare in Perù, e trovò Don Antonio Morales. Essi lavorarono assieme per adattare le pratiche di guarigione e i rituali del popolo Q’ero, gli antenati diretti degli Inca, in una forma che potesse essere recepita in occidente. Villoldo è solo uno dei molti antropologi e psicologi occidentali che sono stati istruiti a queste pratiche, come Oscar Miro-Quesada ed Elisabeth Jenkins che hanno aiutato a preservare e tradurre questa potente fonte di guarigione per un mondo che ne ha disperato bisogno.

La mesa è uno strumento di guarigione importante per gli sciamani. Rappresenta il mondo in un equilibrio sacro e integro, ogni qualvolta viene aperta, forze energetiche sono attivate per riportare la persona all’”ayni”, o equilibrio. La medicina energetica dei Q’ero e di altre popolazioni indigene da tutto il mondo è bastata sulla chiamata e manipolazione della forza elementare infusa in tutta la materia animata e inanimata. Conosciuta come huaca in Peru, è più conosciuta in occidente con il termine asiatico di qi o chi. Il concetto di huaca fu riportato dai conquistatori spagnoli del Sud America e persiste sino ai giorni nostri come la “localizzazione del potere..in un oggetto, una montagna, una tomba, una mummia ancestrale, un luogo cerimoniale, un santuario, un albero sacro, una grotta, una sorgente o un lago originario, un fiume o un masso eretto, la statua di una divinità, una piazza o un angolo in cui si svolgevano feste o in cui un grande uomo è vissuto” (Brundage, 1963, 47; citato in Sharon, 1978). Huaca si possono trovare dunque in molti luoghi e oggetti provenienti da questi luoghi infusi da questa forza vitale e che possono essere messi in servizio per la guarigione. L’antropologo Edith Turner lo descrive in questo modo:”energia dà potere ai nostri corpi, ai nostri cervelli e sistemi endocrini, e veniamo guariti…il potere di guarigione è come un'onda, una forza robusta o una vibrazione, e che uno può sentire con un effetto travolgente che lo fa rabbrividire, e che le persone chiamano energia o vibrazioni” (2006, 25-26).
Le mesas possono essere dei fagotti portatili o possono essere affisse in santuari o altari in cui vi è una concentrazione di questo tipo di potere. Io personalmente porto la mia mesa con me in un sacco a spalla. Rispetto ad alcune mesas portate dai curanderos peruviani, la mia è molto modesta, nonostante sia estremamente pesante. Nell’America Latina, esse possono essere molto lunghe e ampie e riempite con una miriade di pietre, croci, immagini di santi, Gesù e la Vergine Maria, bottiglie di medicina, e altri amuleti e oggetti sacri.

La mia mesa contiene 13 pietre che sono state trasformate attraverso un lungo processo di formazione e rituale in kuyas, o pietre di potere, nelle quali l’energia, o il magnetismo, è stato chiamato e messo al servizio della mia guarigione e degli altri. Prima di partecipare a questi training sciamanici, collezionavo già alcune rocce dai negozi di pietre. Altre arrivano da luoghi che ho visitato e che sapevo avere un alta concentrazione di huaca come il Chaco Canyon nel nord ovest del New Mexico e una montagna locale nella mia città conosciuta alternativamente come Mountalto o Brown's Mountain.

Ho anche collezionato altri oggetti nella mia mesa che sono significativi per me, come l’artiglio di un orso grizzly regalatomi da un amico e una croce d’argento con una pietra di turchese. Nella tradizione sciamanica, gli amuleti composti da parti di animali viventi sono spesso usati per invocare quella particolare qualità energetica di quella specie. L’orso grizzly porta la medicina del risveglio nel nostro vero sé, fierezza e l’abilità di passare da un mondo al successivo (Andrews, 1997, 250).   Il crocifisso, naturalmente, invoca il sacrificio di Cristo, ma è un simbolo perenne di tutto il mondo per l’Axis Mundi, l’Albero della Vita, il principio organizzativo centrale dell’universo (Eliade, 1964). Il guaritore viaggia lungo questo asse per trovare ciò che occorre per curare una malattia e creare un equilibrio spirituale e psicologico nel suo paziente. Quando noi siamo in equilibrio, siamo come una grande albero le cui radici raggiungono le profondità della Terra ed i cui rami raggiungono il cielo così che i nostri corpi e menti sono un chiaro veicolo di questa energia pulsante e universale.

I miei oggetti di potere sono avvolti o disposti in una stoffa colorata chiamata panno mesa avente un disegno geometrico regolare. Solitamente, c’è una colonna con una specie di fulmine a zig zag che percorre nel mezzo la stoffa. Questa colonna divide in due lati la mesa e rappresenta la dualità intrinseca della vita: il sotto rappresenta la hucha, o le energie “pesanti”, talvolta tradotte in occidente, causa l’influenza del cristianesimo, come “infernali”;il sopra rappresenta il sami o le energie “leggere”. Un'interpretazione più neutrale della parte inferiore e superiore della mesa è che rappresentano una complementarità tra il “Mondo di Sotto”ed il “Mondo di Sopra” o da un punto di vista psicologico occidentale, tra l'ombra e l'ideale, o il subconscio ed il conscio, che sono in una danza dinamica nella psiche. La colonna in mezzo rappresenta il bilanciamento di queste due polarità come sono espresse in azione fisica qui nel Mondo di Mezzo.
 

La mesa detiene anche le energie dei quattro punti cardinali della bussola, Nord, Sud, Est e Ovest. Come la filosofia della Ruota di Medicina in molte culture indigene, ciascuna direzione rappresenta una particolare energia: Sud-la giovinezza e la crescita; Ovest – le tenebre, la decomposizione e la morte; Nord - l'equilibrio e la saggezza; Est- la luce, la rigenerazione e la rinascita. Al centro delle direzioni, con la Terra al di sotto ed il Cielo al di sopra, c'è il punto di mediazione o Axis Mundi. Come l'Asse, od il Grande Albero, vogliamo stare al centro di questa ruota ed avere la fluidità di carattere per essere in grado di accedere alle energie complementari di ogni parte della mesa come è necessario in base ai nostri obiettivi personali – laddove siano di guarigione, accedendo al nostro destino più alto possibile, o di manifestare uno specifico risultato nel mondo. Pertanto, la mesa detiene questa potenzialità al suo interno sia per lo sciamano che la porta, sia per i clienti che lei serve.
Quando uso la mia mesa durante un lavoro con un cliente, il mio personale Campo di Energia Luminosa (LEF) è attivamente coinvolto con il suo. Villoldo descrive il LEF come "una matrice invisibile che dà informazioni sull'anatomia del corpo" (2000, 44). Nella tradizioni occidentali di guarigione e dello spirito, si chiama "Aura". Nella nostra aura sono impresse tutte le nostre esperienze di vita, sia buone che cattive, così come le esperienze della nostra famiglia di origine, dei nostri antenati, della società, della cultura e, nella nostra società globale, del mondo nel suo complesso. Pertanto, si può riuscire, all'interno del LEF, a spostare i modelli di malattia e di disequilibrio. In Occidente, sulla scia del Cristianesimo istituzionalizzato e della razionalità scientifica, purtroppo abbiamo perso la nostra consapevolezza della presenza di questa energia che  compenetra ogni essere ed ogni forma sia senziente che non senziente, dalle rocce ai corpi umani. Per fortuna, grazie al lavoro di Villoldo e di altri, la diffusione in Occidente delle religioni orientali ed indigene negli ultimi 30 anni ha risvegliato questa antica conoscenza.

Il principio di base della guarigione sciamanica peruviana è che tutto conta, il tempo e lo spazio possono essere manipolati nel LEF, quando invochiamo il potere attraverso il coinvolgimento della mesa e dei relativi oggetti. Lavorando all'interno ed attraverso questo campo di magnetismo e di potere, possiamo più facilmente modificare le condizioni e le circostanze. Al contrario, nel mondo occidentale, si cercano di cambiare le condizioni dentro ed attorno a noi solamente attraverso la manipolazione dei regni fisici o mentali dell'esperienza. Sappiamo tutti, però, quanto sia difficile farlo, ad esempio quando si vuole smettere di fumare o perdere peso. Potremmo provare ad evitare di tenere determinati alimenti o le sigarette in casa ed a contare le calorie. Nel mondo della mesa, possiamo invece lavorare in modo molto più potente e fluido a livello del mitico e dell'energico.
Il mitico è il regno dell'esperienza che potremmo associare a simboli ed a rituali. Per esempio, quando i Cristiani mangiano il corpo e il sangue di Cristo durante l'Eucarestia, essi accedono alla perenne energia archetipica del Cristo attraverso il tempo e lo spazio del contesto rituale. Anche se Cristo non vive in un corpo nel momento e nello spazio presente, siamo in grado di attingere  energeticamente alla sua essenza nello spazio sacro di un servizio di culto ed attraverso il supporto fisico del pane e del vino. La sua Huaca è richiamata giù nel fisico.

Allo stesso modo, se abbiamo una dipendenza da zuccheri, possiamo lavorare con le dimensioni mitiche della sostanza fisica letterale. Da questo stato percettivo, dal momento in cui viene richiamato il mitico, il desiderio per lo zucchero potrebbe puntare ad un desiderio emotivo e spirituale per più dolcezza od amore nelle nostre vite. In quelle che vengono chiamate “le dimensioni immaginali” nella psicologia Junghiana, la voglia di mangiare senza sosta torte, dolci e biscotti sono in realtà simboli di qualcosa di più intangibile proprio come gli oggetti, le persone e le qualità che appaiono nei nostri sogni di notte e quindi puntano agli elementi per cui la nostra psiche sta cercando risoluzione e trasformazione. Allo stesso modo, utilizzando la mesa ed i suoi oggetti di potere, possiamo lavorare su queste dimensioni immaginali del Mondo di Sogno in uno stato pienamente di veglia, uno stato consapevole che ci permette di cambiare le forme ed alterare le nostre percezioni e la realtà.
Per coinvolgermi nelle dimensioni del mitico e dell'energetico della vita durante un lavoro di guarigione con una cliente, le chiedo di scegliere una pietra dalla mia mesa. La sua scelta mi dà informazioni di diagnosi, dal momento che conosco l'associazione di ciascun kuya con una storia particolare ed una energia. Le pietre sono anche disposte in quadranti particolari della mia mesa. Quando il kuya viene scelto dalla mia mesa mi dice al volo se il problema può essere correlato ad un vecchio trauma che si deve concludere (Sud ed Ovest), se ad una parte perduta di anima che ha bisogno di essere recuperata o ad una connessione energetica inconscia ad un defunto familiare o amico (Mondo di Sotto), ad una necessità di collegamento a più elevati livelli di conoscenza (Nord; Mondo di Sopra), o ad un movimento verso una nuova ispirazione o crescita (Est), tra le altre cose. A volte, posso percepire in anticipo quale pietra il cliente stia per scegliere, dal momento che le informazioni mi giungono anche attraverso immagini, emozioni, suoni e sensazioni nella mia mente e nel mio stesso corpo. Potrei sentire come un'attrazione verso una certa pietra della mia mesa che poi si riflette nella scelta del cliente.

Chiedo alla cliente di concentrare la sua attenzione sul sentimento e sullo stato mentale nel corpo e nella testa legato alla situazione che mi presenta. Poi le insegno come soffiare nella pietra usando il respiro. Il respiro, quel ponte essenziale e finemente sintonizzato sulla vita e l'energia nel corpo, è anche un canale per l'energia quando l'attenzione è focalizzata con una intenzionalità particolare. In questo modo, attraverso il respiro, il kuya, già super-caricato e ricettivo attraverso rituali precedenti per essere al servizio del movimento e della trasformazione dell'energia, è temporaneamente impresso con la tematica della cliente. Poi lo prendo e tenendo un piccolo pendolo nella stessa mano, faccio un test per verificare quali tra i centri energetici del corpo siano interessati.
Secondo la popolazione dei Q'ero, vi sono sette centri di energia nel corpo, noti anche come "chakra" nei sistemi orientali di guarigione: uno alla base della colonna vertebrale, il secondo appena sotto l'ombelico, il terzo al centro del plesso solare, il quarto all'altezza del cuore, il quinto alla gola, il sesto nel centro della fronte, appena sopra le sopracciglia ed il settimo alla corona della testa. Ogni centro di energia gestisce e rappresenta alcuni aspetti del sé e della vita, da fisica a spirituale. Quando sono in salute ed in equilibrio, i centri di energia sono tenuti a girare in senso orario ed ad essere pienamente forti e vibranti. Quando sono sbilanciati, i centri gireranno in senso antiorario. Oppure possono essere ostruiti, lenti o deboli. Se questo è il caso, allora i chakra stanno indebitamente canalizzando energia grezza universale, o huaca, nell'insieme del campo di energia luminosa e quindi nel corpo fisico. Questo stato di cose può portare a squilibri mentali, emozionali, spirituali e fisici ed anche a malattie.

Dopo aver identificato il centro di energia interessato, metto il kuya sul più basso ed inizio a lavorare con il campo di energia luminosa del cliente. Inizio ad aprire il chakra facendolo ruotare in senso antiorario. Alla fine la hucha, o energia pesante comincia a salire alla superficie del campo di energia luminosa , ed esce tutta fuori dal chakra e va dentro nella pietra. Sostengo questo processo utilizzando sonagli, cantando, suonando il tamburo, fischiettando, sventolando od usando incensi. Nel frattempo, la mia mesa sta aperta vicino al cliente e può essere che mi venga chiesto di prendere altre pietre o oggetti da essa per contribuire a velocizzare il ​​processo. Il movimento verso l'esterno della hucha permette quindi all'energia di luce naturale, o sami, di occupare più pienamente il campo energetico luminoso e quindi il corpo e la mente del cliente.
Durante tutto questo processo, la mesa lavora con ed attraverso di me al servizio del cliente. Dal momento che è stata solennemente benedetta dai miei insegnanti, la mia mesa mi collega a tutti i custodi dei santuari delle pietre cioè a tutti i guaritori nella mia tradizione attraverso il tempo, sia passato, che presente che futuro. In questo modo, la mia mesa è una specie di ricevitore radio che  trasmette la conoscenza ed il potere che ho bisogno di vedere e di sentire su di me durante il viaggio necessario nel momento presente per riportare il cliente all'equilibrio. Man mano si avanza nella sessione, posso utilizzare uno qualsiasi degli oggetti di potere per rimuovere blocchi, intrusioni spirituali, recuperare parti perdute dell'anima e doni dell'anima, spostare e concentrare l'energia pesante o leggera, coinvolgermi in una qualsiasi delle molteplici dimensioni della realtà, energia e potere che costituiscono l'universo pulsante di vita, nel bene e nel male. La cosa più importante, all'interno dello spazio sacro invocato dalla mesa, è che viene supportata la naturale inclinazione dell'organismo verso l'equilibrio e la completezza. Il cliente lascia poi il mio studio con la sensazione di essere rinvigorito, rinfrescato e più leggero, se non a volte, radicalmente trasformato.
Da antropologo accademico, non è stato facile uscire allo scoperto per ammettere che ero consapevole della presenza di energia e di poteri al di là del mondo materiale e fisico o che ora lavoro con loro nelle pratiche di guarigione. Tuttavia, quando vedo cambiamenti spesso profondi e radicali nei miei clienti, tra cui cambiamenti fisici, non vi è alcun dubbio nella mia mente circa la potenza e la sacralità della mesa che porto e del grande lignaggio di guaritori e di esseri spirituali a cui mi connette attraverso il tempo e lo spazio.
Noi in Occidente possiamo essere molto retrogradi e miopi nel credere che la nostra visione del mondo sia l'unico "vera" o "valida". Il fatto che questi principi di guarigione che invocano i poteri elementali dell'universo siano stati trovati per millenni nel mondo tra popoli di diverse culture e sistemi di credenze dovrebbe essere una prova sufficiente che ci sia qualcosa che per loro va al di là di pura superstizione o di credenze. Tutti noi, inclusi gli scienziati, i medici e gli psicologi dobbiamo prestare attenzione. Il mondo ha urgente bisogno di guarigione.
Credo che dovremo presto ammettere che abbiamo raggiunto il limite di ciò che la medicina occidentale e la psicologia sono in grado di darci. Mentre la farmacologia e la terapia della parola hanno enormemente aiutato centinaia di migliaia di persone per oltre un secolo, ci sono ancora molti che continuano a lottare con i demoni della depressione, con il dolore, l'ansia, la rabbia, il panico, l'apatia, e anche eccessi d'ira. Gli sciamani guaritori del Perù e di altri luoghi del mondo si sono fatti avanti per offrire a noi "nuove" alternative distillate dalla conoscenza antica. In questo pantheon di strumenti, la mesa è una potente fonte di guarigione, di forza di trasformazione della vita dell'universo. Che la si usi con saggezza e bene al servizio della guarigione propria ed altrui!



Fonti citate

Brundage, Burr C. (1963). Empire of the Inca. Norman, OK: Oklahoma University Press.

Eliade, Mircea (1964). Shamanism: Archaic Techniques of Ecstasy. London: Routledge & Kegan Paul.

Sharon, Douglas (1978). Wizard of the Four Winds: A Shaman's Story. New York: The Free Press.

Turner, Edith (2006). Among the Healers: Stories of Spiritual and Ritual Healing around the World. Westport, CT: Praeger.
Villoldo, Alberto (2000). Shaman, Healer, Sage. New York: Harmony Books.

 

Per contattare l'autrice: rachel@mettaknowledge.com

I contenuti pubblicati in questa pagina sono protetti dalla normativa vigente in materia di tutela del diritto d'autore, legge 633/1941 e successive modifiche ed integrazioni. È vietata per qualsiasi fine o utilizzo, la riproduzione integrale su internet e su qualsiasi altro supporto cartaceo e/o digitale senza la preventiva autorizzazione. Immagini, grafici e testi, in originale, riprodotti o tradotti, appartengono ai rispettivi proprietari.




Indietro

Corso di formazione su L'Arte del Sognare Sciamanico®

Corso di formazione su L'Arte del Sognare Sciamanico®

2^ Edizione 2024-2025

8 moduli/week end, uno ogni 2 o 3 mesi, per esplorare le tecniche sciamaniche per aumentare la nostra consapevolezza nei sogni, reclamare i loro poteri, aprire portali di guarigione e trasformazione con le nostre guide e maestri spirituali. 

Partenza 28 Settembre 2024. Chiusura iscrizioni il 31 Agosto o al raggiungimento del numero massimo di posti disponibili. 

Per informazioni e iscrizioni

I prossimi eventi

Costellazioni Familiari Sciamaniche®

Costellazioni Familiari Sciamaniche®

Serata di costellazioni sciamaniche a tema libero

(24/05/2024)

Il Viaggio Sciamanico e l'incontro con gli Spiriti Alleati

Il Viaggio Sciamanico e l'incontro con gli Spiriti Alleati

Seminario Base di Sciamanesimo

(25/05/2024 - 26/05/2024)

Articoli e interviste

Sognare con Palulukon – l’arte del sognare tra gli Hopi per chiamare la pioggia - di Luciano Silva

Sognare con Palulukon – l’arte del sognare tra gli Hopi per chiamare la pioggia - di Luciano Silva

L'importanza dei sogni tra gli Hopi, l'incontro con lo Spirito dell'Acqua e la Danza del Serpente

(03/05/2024)

La visione in sogno del "Sole di Mezzanotte" nel sufismo iraniano - di Luciano Silva

La visione in sogno del "Sole di Mezzanotte" nel sufismo iraniano - di Luciano Silva

Gli stati tra sonno e veglia come luogo di risveglio e iniziazione nella mistica sufi.

(29/04/2024)

Il Tempo del Sogno degli aborigeni australiani - di Luciano Silva

Il Tempo del Sogno degli aborigeni australiani - di Luciano Silva

Spunti e riflessioni da “”The Dreaming” di W.E.H.Stanner

(08/04/2024)

Gli Spiriti della Natura - Viaggi sciamanici nel Mondo di Mezzo Vol1. - di Luciano Silva

Gli Spiriti della Natura - Viaggi sciamanici nel Mondo di Mezzo Vol1. - di Luciano Silva

Gli Spiriti della Natura - Viaggi sciamanici nel Mondo di Mezzo. Volume 1.

Il nuovo libro di Luciano Silva disponibile in libreria e online - Edizioni Crisalide. 

Costellazioni Familiari Sciamaniche - Storie dai giardini della preesistenza. di Luciano Silva

Costellazioni Familiari Sciamaniche - Storie dai giardini della preesistenza. di Luciano Silva

In questo spazio si respira un'aria diversa, risplende un'altra luce, regna un amore incondizionato e compassionevole in grado di accogliere tutto e tutti. In esso ci si apre a un nuovo futuro, a un altro futuro. In esso, riprendiamo a vivere la nostra Grande Storia.

Edizioni Crisalide 2016.

Social media

Seguici su Facebook  Seguici su Instagram  Seguici su YouTube  Seguici su Twitter

Iscriviti alla Newsletter

Iscrivendoti riceverai periodicamente, con cadenza mediamente quindicinale, la newsletter dell'Associazione Il Cerchio Sciamanico, con tutte le informazioni necessarie per tenerti sempre aggiornato su attività ed eventi in programma.

Iscriviti qui  >

L' Associazione è membro di:

The Foundation for Shamanic StudiesThe Society for Shamanic Practice

Il Cerchio Sciamanico

 

Associazione Culturale

Via Campagna 80/B

21056 Induno Olona (VA)

Contatti

 

Email: info@ilcerchiosciamanico.it

Tel: 338 183 89 83

Fax: 0332 204 364

Legal

 

P. Iva: 03109910129

Disclaimer

Privacy policy

Website Design