Cerca la mano nascosta dietro la sincronicità – di Robert Moss

Articolo tratto dal blog di Robert Moss - 8 Maggio 2019 su gentile concessione. Traduzione Associazione Il Cerchio Sciamanico

26/03/2025

Jung descrisse l'associazione o il raggruppamento di eventi tramite coincidenze significative come un fenomeno "acausale". Di certo, non osserviamo la causalità nel gioco delle coincidenze nel modo in cui possiamo dire che il bollitore bolle perché abbiamo acceso il fornello. Una caratteristica della coincidenza è che non ha una causa visibile. Ma questo non significa che non ci sia una causa per la coincidenza. "Al di là degli effetti superficiali accidentali di questo mondo siedono - come un tempo - gli dei", dichiarò Joseph Campbell.

La maggior parte delle culture umane, per gran parte della storia registrata, ha creduto che ci fosse davvero una mano nascosta all'opera nella coincidenza: che è attraverso il gioco di congiunzioni insolite o inaspettate e fenomeni naturali, che dei o angeli o forze animate della natura o di altre dimensioni inviano messaggi agli umani o intervengono attivamente nel nostro mondo. Non liquidiamola come un'idea "primitiva": ha funzionato e continua a funzionare in modi altamente pratici. E non classifichiamo questa idea come una credenza "metafisica". Le forze che causano coincidenze significative possono essere piuttosto fisiche. Non ce ne rendiamo conto perché non possiamo osservare il loro funzionamento con i nostri sensi ordinari e le nostre normali ipotesi. Queste forze includono i nostri pensieri e sentimenti, e quelli di altri a noi collegati. Possono includere i poteri che Jung chiamava "archetipi" - a patto che ricordiamo che nel pensiero maturo di Jung gli archetipi non sono strutture ma "correnti abituali di energia psichica" e "sistemi pronti all'azione", e che sono tanto fisici quanto psichici.

Le forze fisiche che giocano con noi attraverso la coincidenza possono includere i nostri sé paralleli in universi paralleli, interagendo con il nostro mondo in intrecci costanti e complessi attraverso ciò che la fisica quantistica ci ha insegnato a chiamare schemi di "interferenza", spostando per sempre l'equilibrio delle probabilità per qualsiasi risultato specifico. La fisica quantistica ci mostra l'universo come una rete dinamica di connessioni. Le particelle subatomiche non sono "cose" separate; hanno significato e identità solo attraverso le loro connessioni con tutto il resto. Tali connessioni non dipendono dalla prossimità fisica o dalla causalità. Le particelle che sono state in contatto tra loro una volta rimangono connesse attraverso tutto lo spazio e il tempo.

La fisica quantistica conferma anche che, quando andiamo al cuore della realtà fisica, non c'è separazione tra mente e materia. Le particelle subatomiche esistono in tutti gli stati possibili finché non vengono osservate, a quel punto qualcosa di definito emerge dalla zuppa di possibilità. Interno ed esterno, soggettivo e oggettivo, si intrecciano e si muovono insieme a livelli quantici, su scala umana e senza dubbio ovunque nell'universo. Viviamo in un campo energetico in cui tutto risuona, in misura maggiore o minore, con tutto il resto. Il mondo in cui abitiamo rispecchia i nostri pensieri e sentimenti, e viceversa. Nell'ordine nascosto della realtà, non c'è distinzione tra mente e materia. La divisione tra interno ed esterno, soggettivo e oggettivo, che sperimentiamo nella vita ordinaria è sconosciuta nella realtà più profonda.

Il racconto di Richard Wilhelm sul produttore di pioggia cinese contiene l'essenza di una visione del mondo in cui la mente umana e il mondo esterno formano un tutto. Un villaggio è stato senza pioggia per settimane. Gli abitanti disperati mandano a chiamare un produttore di pioggia. Quando il vecchio arriva, si chiude nella casa messa a disposizione per lui, senza compiere cerimonie finché non arriva la pioggia. Quando gli viene chiesto come ha portato la pioggia, spiega che quando è arrivato ha notato uno stato di disarmonia in se stesso, quindi si è ritirato per ricomporsi. Quando ha ripristinato il suo equilibrio, la pioggia è arrivata secondo il suo schema naturale.

Man mano che diventiamo più consapevoli di ciò che sta accadendo, potremmo diventare delle calamite personali per le coincidenze, "strani attrattori" che attraggono verso di noi incontri ed eventi sempre più interessanti e inaspettati. La brillante analista e classicista Marie-Louise von Franz, che conosceva bene sia Jung che Pauli, alludeva a questo: "Quanto più grande è la nostra coscienza e quanto più si sviluppa, tanto più ci impadroniamo di certi aspetti dello spirito dell'inconscio, lo attiriamo nella nostra sfera soggettiva e poi lo chiamiamo la nostra attività psichica o il nostro spirito".

 

Note:

Testo adattato da The Three "Only" Things: Tapping the Power of Dreams, Coincidence and Imagination di Robert Moss. Pubblicato da New World Library

"The Houses Are Watching". Foto di una casa a Sibiu, Romania di Robert Moss

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